Un “tavolo di confronto”, anzi un “laboratorio di qualità urbana”, com’è stato ribattezzato dalla “mini-sindaca” Francesca Del Bello nella nota che ha diramato nel pomeriggio così come nel post pubblicato sulla sua pagina Facebook. È quello che ha avuto luogo mercoledì 23 giugno, presso l’ufficio di presidenza del Municipio II di Roma, a proposito della riqualificazione di Piazza Verdi, su iniziativa della stessa Presidente.
La prima riunione del tavolo, che nella storia delle trasformazioni urbane in Italia, soprattutto da Roma in giù, è soltanto una rarità, è stata aperta alla rappresentanza “storica” dei residenti locali, attiva nel quartiere sin dal 2005 e organizzata all’interno del Comitato Piazza Verdi. Oltre a istituzioni e cittadini, il Laboratorio ovviamente non può fare a meno della presenza del privato che sta investendo nell’area, Cdp Immobiliare, la società impegnata nella riqualificazione del monumentale edificio del Poligrafico che era stato abbandonato per 20 anni.
“L’incontro”, recita la nota diramata dalla Presidente Del Bello, “ha permesso di affrontare, in termini collaborativi, le preoccupazioni per una zona già fortemente congestionata dal traffico e in cui le nuove funzioni dell’edificio, che ospiteranno anche gli uffici Enel, potrebbero acuire la situazione”.
Temi su cui è fondamentale l’ascolto dei cittadini e una collaborazione istituzionale pubblico-privata come troppo poco spesso se ne vedono nel nostro Paese, e la cui mancanza spesso trasforma grandi opportunità (come una riqualificazione di questo tipo) in una sequela di conflitti e scontri che diventa difficile superare e di fatto bloccano sviluppi importanti.
La speranza e l’intenzione della Presidente di Municipio è che un processo partecipativo di questo tipo possa aiutare Piazza Verdi a tornare realmente centrale per l’area Parioli-Pinciano, portando ricchezza e valore condiviso a cittadini e imprese. Al centro, i temi del “laboratorio di qualità urbana”: “un piano di mobilità sostenibile, il ridisegno della piazza con relativa pedonalizzazione, il riordino dei parcheggi, la revisione delle linee di transito dei mezzi pubblici, la riqualificazione delle strade e delle aree di sosta”, cita la Del Bello in una sua nota.
Che sia un’occasione per inaugurare un nuovo modello di sviluppo urbano che tiene conto degli investimenti delle aziende così come delle esigenze dei cittadini, senza necessariamente annullare gli uni con le altre?