Dopo New York, anche a Londra è scattato l’allarme poliomielite, dopo l’aumento di tracce del virus nelle acque reflue. Come riporta l’agenzia di stampa Adnkronos, le autorità sanitarie hanno deciso di offrire il vaccino a tutti i bambini di età compresa tra 1 e 9 anni. La “BBC” aggiunge che “il poliovirus derivato dal vaccino è stato rilevato nelle acque reflue di Barnet, Brent, Camden, Enfield, Hackney, Haringey, Islington e Waltham Forest. Al momento non sono stati confermati casi di poliomielite e il Joint Committee on Vaccination and Immunisation (Jcvi) ha precisato che il rischio per la popolazione è basso”.
Ora, il sistema sanitario inglese contatterà i genitori e partirà con le vaccinazioni nelle aree in cui il virus è stato rilevato e dove i tassi di vaccinazione sono bassi. Intanto, si respira un clima di profonda preoccupazione a New York, le cui autorità sanitarie locali hanno asserito chiaramente che “potrebbero esserci centinaia o addirittura migliaia di casi non diagnosticati”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
POLIOMIELITE, DATO CHOC: “FORSE MIGLIAIA DI CASI NON DIAGNOSTICATI”
Non solo covid e vaiolo delle scimmie, a New York si teme il ritorno della poliomielite, una malattia che si pensava fosse stata debellata decenni fa con il vaccino, ma che evidentemente starebbe facendo il suo ritorno. Come si legge sull’agenzia Ansa, nella Grande Mela vi sarebbero centinaia se non addirittura migliaia di casi di poliomielite non diagnosticati, e l’allarme è stato lanciato da una funzionaria sanitaria, dopo che il mese scorso, un uomo che non era stato vaccinato contro il virus, era rimasto paralizzato nella contea di Rockland. Patricia Schnabel Ruppert, dottoressa e commissaria sanitaria per la contea, ha spiegato alla stampa di essere preoccupata per i casi che stanno circolando nel suo stato, soprattutto perchè gli stessi non vengono registrati.
“L’incidenza della poliomielite paralitica è inferiore all’1%. La maggior parte dei casi è asintomatica o lievemente sintomatica e spesso questi sintomi vengono ignorati. Quindi ci sono centinaia, forse anche migliaia di casi che si sono verificati per poter vedere un caso paralitico”. La Ruppert ha spiegato che gli scienziati stanno cercando di capire se vi sia un collegamento fra il caso dell’uomo paralizzato, e le tracce di poliomielite che sono state trovate nelle acque reflue in quel di Londra e di Gerusalemme, dopo il sequenziamento del genoma condotto appunto nelle tre metropoli.
POLIOMIELITE, PREOCCUPAZIONE A NEW YORK, MA NON SOLO…
“Questo è un problema molto serio per il nostro mondo globale – ha riferito ancora la funzionaria sanitaria – non si tratta solo di New York. Dobbiamo tutti assicurarci che le nostre popolazioni siano adeguatamente vaccinate”. Le notizie di poliomielite giunte da New York in queste ore, vanno a fare il paio a quanto accaduto alla fine del mese di giugno scorso in Africa, precisamente in Mozambico, dove una 12enne è rimasta paralizzata nonostante fosse vaccinata.
“C’è un rischio elevato e continuo di diffusione internazionale del poliovirus selvaggio di tipo 1 – aveva commentato l’Oms in quell’occasione – in particolare nella subregione sudorientale dell’Africa, a causa delle persistenti lacune nazionali nell’immunizzazione, della sorveglianza non ottimale e dei movimenti di popolazione su larga scala”.