Un rivestimento che “uccide” il coronavirus sulle superfici riducendo così il rischio di contagio. Un filtro con proprietà antibatteriche, antifungine, ma soprattutto antivirali, inventato dal Politecnico di Torino, che secondo le ultime ricerche sarebbe in grado di annientare il patogeno che ha messo in ginocchio il mondo intero. La tecnologia, come riportato da La Repubblica, è stata inventata e brevettata dal team di ricerca della professoressa Monica Ferraris, insieme a Cristina Balagna e Sergio Perero, del dipartimento di Scienza applicata e tecnologia dell’ateneo torinese. L’invenzione è realizzata attraverso un rivestimento a base di silice e nanoparticelle di argento, a cui il gruppo lavora da più di 10 anni. I test condotti dalla dottoressa Elena Percivalle con la Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia, in fase di pubblicazione sulla rivista Open Ceramics, dimostrano che si potranno realizzare filtri più sicuri e affidabili per l’eliminazione di eventuali patogeni esterni, tra cui appunto il nuovo coronavirus.
POLITECNICO TORINO INVENTA FILTRO CHE UCCIDE CORONAVIRUS
La Gv Filtri di Baldissero Torinese, azienda specializzata da 30 anni nello sviluppo e produzione di filtri industriali, ha già mostrato grande interesse per l’invenzione che uccide il coronavirus e che presto potrebbe essere disponibile sul mercato. Giuliana Mattiazzo, vice rettrice per il Trasferimento tecnologico del Politecnico di Torino, ha spiegato che “simili accordi rappresentano perfettamente gli esiti virtuosi di ciò che intendiamo per trasferimento tecnologico. Il mondo della Ricerca deve dialogare con il tessuto imprenditoriale, in uno scambio continuo il cui risultato è molto di più della somma delle parti. L’innovazione ideata e sviluppata dentro l’ateneo ha bisogno di essere accolta dalle aziende che hanno la costante esigenza di investire in soluzioni all’avanguardia: insieme infatti riescono ad ultimare un percorso che da soli non avrebbero avuto le forze di compiere. In questo senso, è particolarmente significativo il fatto che questo accordo sia stipulato con una Pmi locale, che avrà modo di agire su svariati piani, dall’impiego di nuovo personale, all’attrazione di investimenti sul territorio e oltre“. Marco Vicentini, amministratore di Gv Filtri ha aggiunto: “Il tessuto imprenditoriale Italiano, prevalentemente formato da micro e piccole imprese, da sempre ha difficoltà ad interfacciarsi con il mondo accademico. In questo percorso, a nostra opinione, l’impresa deve fare il primo passo. Noi ci siamo interessati ai lavori del Politecnico di Torino sui rivestimenti antibatterici e loro ci hanno prontamente accolti e supportati. Abbiamo il privilegio di lavorare con un gruppo estremamente competente e innovativo che sta portando un grande valore aggiunto alla nostra azienda. Crediamo profondamente nella collaborazione con il Politecnico di Torino e siamo certi che insieme potremmo generare un valore aggiunto per la città“.