L’Antitrust «è allo stremo» con la Finanziaria che «riduce e taglia da 22 a 14 milioni il budget a disposizione». Lo ha detto il presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà, nel suo intervento al Consumers forum sottolineando che vengono tagliate le risorse all’ autorità «proprio ora che ci sono in corso delle inchieste sulle banche e sui monopolisti».
«Su 8.000 pratiche ce ne restano ancora 4.000 da trattare – ha piegato Catricalà – ma per fare questo ho bisogno di mantenere l’attuale assetto del personale. Ma con questi tagli sarò costretto a chiudere il call center e licenziare i dipendenti, a mandare a casa il servizio a tutela dei consumatori così come non potrò più pagare gli straordinari e non si incasseranno più le multe: il danno per l’erario sarà di 50 milioni di euro. Non serve tagliare risorse solo all’Antitrust mentre altre autorità non vengono toccate. Per svolgere le mie funzioni correttamente mi servono 53 milioni».
«Lo riconosco – ha proseguito ironicamente Catricalà – sono un soggetto fastidioso e mi darei fastidio io stesso al punto che mi vorrei schiacciare. Ma aspettate un attimo a quando sarò meno forte e non venite ora che ci sono le inchieste in corso perché poi la gente se ne accorge».
Il presidente dell’Autorità ha anche fatto notare come l’Italia sia un Paese di «“monopolisti ‘carini”: c’è chi mi dice che è innocente, c’è chi dice che non si è letto le carte. Ma allora quello che deve sentirsi in colpa sono io. Il pazzo sono io. Evidentemente – ha sottolineato – molti non sono abituati ad avere qualcuno che gli controlla le carte e si arrabbiano quando, con la guardia di finanza, entriamo nei loro computer». Tutto questo, secondo Catricalà, può creare «qualche nemico personale che mi saluta freddamente oppure mi investe di telefonate quando c’è un’istruttoria in corso».
Poi l’appello ai consumatori e alla necessità di potenziare le risorse dell’Autorità: «Sento che quando c’è una crisi di mercato i consumatori devono essere tutelati con strumenti diversi. Ma non si tutelano potenziando i monopolisti e riducendo gli strumenti di tutela, perché questo è il modo sbagliato. E ai consumatori dico “non fatevi imbrogliare”. Perché se si aumentano le protezioni agli attuali dominanti, così non si tutelano di certo i consumatori. Invece – ha concluso – vanno potenziate le autorità di controllo. Per questo vi prego e dico “non mi lasciate solo”».