Finalmente qualcosa che ci ha svegliati dal torpore. In quest’ultima settimana c’è stato un duello politico, quello tra Alemanno e Rutelli per la poltrona a sindaco di Roma. Per i giornali è stato uno scontro ed effettivamente i dibattiti televisivi sono stati vivaci, in quanto i due si sono affrontati e confrontati sui temi inerenti alla città, ma anche nazionali come la sicurezza con spesso toni accesi e volumi verbali alti. Sembrava di essere usciti dalla par condicio e di ritornare alle discussioni della prima Repubblica, dove i contendenti battibeccavano, si interrompevano, sovrapponevano le proprie voci anche urlando.
Finalmente un vero duello politico. Voto 7,5



Passiamo ora ai due candidati.
Rutelli. Televisivamente è sempre un personaggio che rende. È belloccio, parla scandendo le parole, esprimendosi bene. Sa che piace ed un po’ ne approfitta, rischiando così di non essere naturale. Conosce da tempo il mezzo televisivo, avendo avuto come maestro il grande comunicatore Marco Pannella, ma adesso è sicuramente consigliato dalla moglie, la giornalista Barbara Palombelli. È perciò capace di stare davanti alla telecamera ma dovrebbe essere un po’ più conciso.
Durante i dibattiti ha fatto delle battute in slang romanesco del tipo Ahò, do stà sta cordata? E ciò lo ha reso simpatico. Il look è sobrio, ma ha una pecca: indossa, ahimè, anche lui la camicia botton-down veltroniana, ma almeno non slaccia i bottoni. Piacione come sempre. Voto 6,5
Alemanno. Potrebbe sembrare un non-personaggio televisivo: ha una mascella squadrata, non è belloccio come l’avversario, ma risulta naturale, ruspante, si esprime forse meno bene dell’avversario ma non soppesa le parole, ed è più coinvolgente. È quasi sempre lui che ha dato il via alle scaramucce verbali, è un politico d’attacco. Il viso è molto espressivo, soprattutto attraverso gli occhi, piccoli dall’aria furba. Un peperino. Ciò che è si vede.
Il mezzo lo conosce, a Ballarò ha redarguito più di una volta Floris che gli copriva la telecamera nel momento in cui la stava guardando. Sogghignava talvolta ascoltando le affermazioni di Rutelli. Anche lui ha usato lo slang di provenienza tipo Presidente mi fai parlà?, considerando che si vota a Roma.Il look è il suo, completo grigio con cravatta blu. Unico vezzo è il colletto piccolo della camicia. Ha verve. Voto 7

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