Si torna a parlare di “cinque per mille” nelle aule parlamentari. L’istituto è stato più volte al centro delle attenzioni di varie realtà: innanzitutto dell’Intergruppo parlamentare per la Sussidiarietà, che ne è stato promotore, e quindi di un network comprendente nove tra le più importanti fondazioni e associazioni di entrambi gli schieramenti, coordinate dalla Fondazione per la Sussidiarietà, firmatarie in occasione delle ultime elezioni di un appello bipartisan per le riforme.
Ieri l’argomento è tornato al centro del dibattito, grazie all’interrogazione parlamentare urgente di Luigi Bobba (Pd), il quale ha rivolto al Governo quattro richieste: innanzitutto la stabilizzazione dell’istituto, cosa per altro presente nel programma dell’attuale maggioranza; in secondo luogo la richiesta di rendere nota la tempistica dell’erogazione dei fondi; quindi la richiesta di considerare l’eventuale riammissione delle associazione non ammesse negli elenchi; infine l’invito a mantenere sempre più forte il collegamento con le realtà associative del Forum del Terzo Settore.
La risposta del Governo è stata affidata al Sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella, la quale ha innanzitutto ribadito «l’intenzione di emanare un provvedimento legislativo che stabilizzi l’istituto del 5 per mille», nonché «l’attenzione del Ministero nella ricerca della semplificazione organica e normativa dell’istituto». Sulla tempistica per l’erogazione del 5 per mille per gli anni 2006 e 2007, Roccella ha precisato che «sulla base della convenzione con l’Agenzia delle entrate, le somme relative ad entrambe le annualità saranno versate in varie tranche, comunque non oltre la fine del 2009». Una risposta che è stata accolta con favore dallo stesso Bobba e da Ermete Realacci (pur con qualche perplessità sui tempi di erogazione), secondo i quali «è positivo che il Governo abbia risposto affermativamente alla richiesta di stabilizzare la misura del cinque per mille, superando lo status di comma alla Finanziaria». «La richiesta di stabilizzazione dell’istituto del 5 per mille – hanno concluso Bobba e Realacci – è un terreno sul quale si è molto impegnato l’Intergruppo parlamentare per la sussidiarietà, perché riteniamo che il pieno coinvolgimento del terzo settore sia un elemento di forza per il vitale per il paese e per il suo futuro».