Un nuovo voto di fiducia accompagnerà il varo definito della manovra triennale da 36,2 miliardi di euro (16,4 nel 2009) che oggi dovrebbe ottenere il via libera finale da Montecitorio. Il governo stringe così i tempi per portare a casa la correzione dei conti e avviare subito un primo esame pre-agostano, nel cdm di domani, del testo della “Finanziaria snella”, il cui varo sarebbe previsto comunque a settembre.
La manovra potrebbe così tagliare il traguardo a tempo di record, anche se rimangono – e vengono risollevati dai tecnici della Camera anche dopo le modifiche del Senato – le polemiche politiche e i dubbi di costituzionalità della norma blocca assunzioni dei precari.
Nel dibattito in aula ad assumersi la paternità della norma è stato del resto il deputato Pdl Massimo Corsaro, che ha diviso la responsabilità con il collega di partito Gioacchino Alfano ed ha ricordato l’analoga proposta avanzata dal leghista Fugatti. A complicare un po’ l’iter dei lavori potrebbe però essere l’ostruzionismo dell’opposizione, che protesta perché il ministro dell’Economia Giulio Tremonti sarebbe disponibile a venire a riferire sul dossier Alitalia solo a settembre, nonostante le richieste della Camera.
Ma si pensa già alla finanziaria. Il Cdm potrebbe esaminare una prima bozza già oggi anche se l’ “operazione manovra” sarà chiusa a settembre. Basterà però per rivendicare il record di una finanziaria nata prima di ferragosto. Tuttavvia la norma su precari continuerà a fare discutere a lungo I parlamentari. Questa finanziaria – polemizza infatti l’ex ministro del lavoro, Cesare Damiano (Pd) – creerà tre fattispecie di precari: «coloro che hanno avuto la fortuna di passare già per un giudizio definitivo, che saranno stabilizzati; coloro che dopo l’emanazione della legge non saranno sottoposti a questa norma vessatoria, perché possono fare ricorso in futuro; coloro che invece ne rimarranno intrappolati».