È un Veltroni a tutto campo quello visto in tv, al rientro dalla trasferta americana per promuovere il suo libro. Il leader del PD definisce “dilettantistico” il governo, con riguardo soprattutto alla vicenda Alitalia. Parla di immigrazione e di sicurezza, attaccando i provvedimenti del governo. Si spinge fino a criticare l’ingresso di Marina Berlusconi nel cda di Mediobanca e torna sulle polemiche che nei giorni scorsi hanno riguardato l’antifascismo e la nemesi storica che una destra vetero-nostalgica cerca di propinare.



Insomma, un giro d’orizzonte che riporta quanto meno in campo la volontà del Pd e del suo leader di essere più battagliero, di non lasciare il campo libero al governo che – per inciso – continua a salire nei sondaggi sul gradimento.

Troppo poco, sia chiaro, per esclamare: “Finalmente, un’opposizione!”. Ma un buon inizio, alla vigilia soprattutto di appuntamenti cruciali non solo per il paese, ma anche per gli equilibri interni al centro-sinistra. La proporzione è presto fatta: più si rafforza l’immagine di Veltroni, più la cordata di “D’Alema & Co” ne soffre, riportando in auge il ritornello delle correnti, delle fronde o dei movimenti.



La data cruciale si avvicina, quella di novembre e della conta delle tessere. A quel punto si faranno i giochi. Ma, nel frattempo, visti i nodi che il paese sta affrontando, avere un’opposizione che si definisca tale non è male. Non per spirito pregiudiziale, per carità. Ma perché rischiamo di fare la fine del “prendere o lasciare” che un po’ di torbido sta gettando sul caso Alitalia.

La lettera inviata da Veltroni al premier Berlusconi sullo stallo nei negoziati per la compagnia di bandiera dimostra una certa volontà di pensare, in primis, all’interesse nazionale e, soprattutto, al futuro di migliaia di lavoratori.



Sul fisco, sul federalismo, sulle riforme, sui salari – sulle cose che interessando alla gente – il Pd è ancora fermo. Ci si aspetta una reazione d’orgoglio, improntata a volte sul senso di responsabilità, altre volte sul contrasto duro all’azione di governo.

Bentornato al compagno Walter! Ma che non sia solo un fuoco di paglia.

(Francesco Morosini)