Si è dichiarato “amico di Napolitano”, Umberto Bossi, che ha detto: “l’unità d’Italia se non la sostiene lui chi la sostiene? È una persona abbastanza saggia, per cui su qualsiasi cosa si può ragionare”.

È stata questa la “risposta” del leader leghista alle parole pronunciate oggi dal capo dello stato in visita in Basilicata, quando è intervenuto a favore del profondo significato unitario delle celebrazioni dedicate al 150esimo dell’unità del paese. “Le celebrazioni del centocinquantenario hanno senso perché l’Italia ha bisogno di più unità, di nuova e più forte coscienza unitaria”, ha precisato il presidente, aggiungendo che “essenziale sarà uno scatto di volontà, di senso morale e di consapevolezza civile da cui emergano nel Mezzogiorno nuove forze idonee a meglio affrontare la prova dell’autogoverno e della partecipazione al governo del paese”. Dopo l’accenno al sud, è toccato al nord o meglio alla Lega: “C’è materia, credo, per un esame di coscienza che unisca gli italiani nel celebrare il momento fondativo del loro Stato nazionale”, ha detto Napolitano mettendo in guardia dalle “bestemmie separatiste”.



Non si è fatta attendere, da Milano, la conciliante replica di Bossi. Il leader leghista è tornato a parlare anche di elezioni regionali, dicendo che presto ha intenzione di incontrare Fini e poi Berlusconi.

Leggi anche

SCENARIO/ Le manovre di Renzi per creare lo "Shangri la" del centroDA BOSSI ALLE RETI MEDIASET/ La strategia di Forza Italia contro Salvini (cosa direbbe Silvio Berlusconi?)