Veronica Lario e Silvio Berlusconi. Divorzio. Finalmente si è giunti al divorzio. Veronica Lario, la moglie del premier, almeno ancora per poco ha depositato in tribunale il ricorso individuale di separazione con addebito dal marito. Stando a quanto afferma il Corriere della Sera, ma in realtà è quanto ormai affermano tutti, il centro del divorzio risiede nella divisione del gruppo Finivest tra i due figli avuti da Berlusconi con la prima moglie e i tre avuti da Veronica Lario. La causa di separazione tra Silvio Berlusconi e Veronica Lario potrebbe quindi approdare in tribunale.
Il divorzio fra Silvio e Veronica, non è quella che si può definire una novità. Era nell’aria. Veronica Lario (al secolo Miriam Bartolini) ha spesso cercato, anche dopo il matrimonio con Silvio Berlusconi, di far parlare di sé, soprattutto facendo passare l’immagine di first lady dalle idee indipendenti.
Il primo episodio del Veronica-pensiero indipendente si ebbe nell’anno 2003, quando si schierò apertamente con numerose interviste su giornali di sinistra a favore dei pacifisti e contro la guerra in Iraq. Veronica Lario venne intervistata da MicroMega intorno al mese di marzo. Dopodiché verso la fine dell’anno favorì la messa in scena dell’“Anomalo bicefalo”, la commedia di Franca Rame totalmente rivolta contro Silvio Berlusconi.
L’8 aprile del 2005 Veronica Lario espresse la propria opinione al Corriere della Sera in merito al referendum sulla fecondazione assistita. Suscitò scalpore la sua posizione per il “sì” ai quesiti referendari. Abortista convinta, non dimentichiamoci che nei primi anni ’80 Veronica Lario venne sottoposta a un cosiddetto “aborto terapeutico”, si schierò apertamente contro la Chiesa Cattolica.
Ma veniamo ora al primo vero e inquietante episodio da “Guerra dei Roses” in casa Berlusconi. Veronica Lario il 31 gennaio del 2007 scrive una lettera a Repubblica dove chiede pubbliche scuse da parte del marito per aver rivolto frasi galanti ad alcune esponenti del gentil sesso durante la cerimonia dei Telegatti. Silvio Berlusconi pubblica il pomeriggio stesso una lettera di scuse pubbliche. Ovviamente la storia di Silvio e Veronica fa il giro del mondo.
Ma ecco che, furbo come una lince, il buon Walter Veltroni entra in scena cogliendo al volo l’occasione della tensione che intercorre fra i due coniugi più discussi d’Italia. Il 3 di ottobre Veltroni elogia pubblicamente Veronica Lario. Ai tempi Walter era candidato alle primarie del PD che poi avrebbe vinto. Addirittura il neoeletto segretario del Partito Democratico invita Veronica Lario a far parte della propria squadra politica.
Ma le polemiche non cessano. In occasione del dibattito aperto dalla fondazione di Gianfranco Fini, “Farefuturo”, il 28 aprile 2009, con una e-mail riesce a fare a pezzi le candidate nel PdL in quanto in fin dei conti “ex-veline” televisive. In particolar modo obiettivo di Veronica Lario sembra essere Mara Carfagna, il ministro delle Pari Opportunità.
Sempre all’interno della stessa critica, l’indomabile Veronica Lario accusa il marito di aver intrecciato una torbida storia con una diciottenne, la famosa Noemi Letizia. La giovane di Casoria che soprannomina il premier con l’appellativo di “papi”. Silvio Berlusconi sarebbe andato a trovare Noemi in occasione di una festa in discoteca. La “povera” Veronica Lario esterna la propria indignazione ed ennesima umiliazione. Subito si scatena la bagarre e il caso si monta. Addirittura c’è chi sostiene che il soprannome “papi” derivi da un “incidente” sessuale del premier dongiovanni.
Parte il contrattacco. Morale della favola: Veronica Lario contro la Carfagna suona un po’ come il bue che dà del cornuto all’asino. Vittorio Feltri, direttore di Libero, che non si lascia pregare per venire in soccorso di Silvio Berlusconi comincia la propria contropartita pubblicando foto del discutibile passato della first lady definendola una “velina ingrata”.
Il 3 maggio 2009 i maggiori quotidiani nazionali parlano della richiesta di separazione portata avanti da Veronica Lario e confermata mediante una dichiarazione rilasciata all’ANSA dalla diretta interessata.