L’intervento di Cicchitto alla Camera è stato pesante, in particolare contro Antonio Di Pietro: “L’aggressione a Berlusconi, la contestazione di due manifestazioni organizzate e aggressive a Milano, le migliaia di solidarietà a Tartaglia su Facebook, sono il segno che stanno penetrando in settori minoritari della società i veleni prodotti dalla una campagna di odio iniziata nel 1994 … è ripartita dal gossip e due accuse infamanti e terribili: la mafiosità e la responsabilità delle stragi del ’92 e ’94”.



Poi un passaggio dedicato anche a Marco Travaglio: “A condurre questa campagna è un network composto da un gruppo editoriale Repubblica-espresso, quel mattinale delle procure che è Il Fatto, da una trasmissione condotta da Santoro e da un terrorista mediatico di nome Travaglio. Da alcuni pubblici ministeri che hanno nelle mani alcuni processi fra i più delicati sul terreno mafia-politica, che nel contempo vanno nei talk-show a demonizzare il Presidente il Consiglio. Da un partito, l’Italia dei Valori, il cui leader Di Pietro sta in questi giorni evocando la violenza, quasi voglia tramutare lo scontro politico durissimo in atto in guerra civile fredda e poi questa in qualcosa di più drammatico”.
 



 

 

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