La maggioranza ha deciso di “aprire” su una richiesta ferma dell’opposizione, quella che riguarda la garanzia del consenso informato. La conferma arriva questa mattina da Antonio Tomassini, presidente della commissione Sanità del Senato. «Abbiamo capito che ci sono uno o due emendamenti molto importanti per l’opposizione. Per questo ho raccomandato al Governo e al relatore Raffaele Calabrò di dare il massimo della loro disponibilità per poterli accogliere. Tra questi mi riferisco al subemendamento che ha come prima firma quella di Anna Finocchiaro». Il sub-emendamento in questione, presentato ieri sera e che reca le firme anche di Zanda, Latorre, e i membri Pd della commissione sanità (tranne il teodem Gustavino), prevede che «l’attività medica sia esclusivamente finalizzata alla tutela della vita e della salute, nonché all’alleviamento della sofferenza. Tale attività medica è tuttavia sempre subordinata all’espressione del consenso informato, “nonché” dei limiti imposti dal rispetto della persona umana». Nella seduta di questa mattina l’opposizione ha illustrato i suoi 352 subemendamenti. «Sono molto soddisfatto perché l’illustrazione degli emendamenti è stata conclusa in un’ora con grande senso di responsabilità dei presentatori». Nel pomeriggio, alle 14.30, l’ufficio di presidenza della commissione stabilirà il calendario dei lavori e delle votazioni sia sugli emendamenti (494, molti dei quali decaduti dopo quelli presentati dal relatore) che sui subemendamenti (352). «Nella prima seduta il Governo esprimerà il suo parere e ci sarà il voto». «Su un tema così delicato e su cui ci sono sensibilità tanto diverse in entrambi gli schieramenti, quale è quello della nutrizione e idratazione artificiale, si può capire che vi siano delle maggioranze trasversali». A dirlo è Dorina Bianchi, capogruppo Pd in commissione Sanità, al termine della seduta di questa mattina. «Non si può capire invece, ed è per noi del Pd un punto nodale e irrinunciabile, la negazione del rispetto del consenso informato della persona. Di fatto gli emendamenti del relatore Calabro» al ddl sul testamento biologico non recepiscono i suggerimenti della commissione Affari costituzionali su questo punto». Secondo Bianchi «non si può arrivare a negare il consenso informato. Aspettiamo di vedere cosa deciderà la maggioranza, ma se non vi sarà un’apertura su questo, il dialogo non sarà possibile. Si rischia così una legge di bandiera etica, e non una legge che si addice a uno stato laico. Speriamo che la maggioranza si renda conto del suo errore».



«Il Governo non ha ancora espresso il suo parere circa il ddl sul testamento biologico». A dirlo è Ferruccio Fazio, sottosegretario al Welfare, uscendo dalla commissione Sanità del Senato, che si è riunita questa mattina per l’illustrazione dei subemendamenti. Lo farà, come ha precisato il presidente della commissione, Antonio Tomassini, nella prima seduta che sarà fissata dopo l’ufficio di presidenza di questo pomeriggio.

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