«La politica del pettegolezzo non ha vinto. La campagna elettorale per le amministrative è stata influenzata da distorsioni mediatiche e dagli attacchi eversivi di un gruppo editoriale contro il premier e il governo». Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti, intervenendo a ‘Radio Anch’io’ ringrazia gli italiani che hanno confermato, con il voto, la fiducia a Silvio Berlusconi e respinge al mittente, ricordando proprio le parole pronunciate ieri sera dal Cavaliere, tutte le polemiche sull’inchiesta di Bari. «Non si possono far entrare nella politica elementi di pettegolezzo che invece devono restare fuori, i cittadini giudicano sulla base di quello che un politico o un uomo di governo fa concretamente per il paese», dice tra l’altro l’esponente del Pdl.



Poi il botta e risposta con il capogruppo dell’Idv, Massimo Donadi che, durante il collegamento con la trasmissione, parla di un presidente del Consiglio «ricattabile» e che «compra il silenzio dei media».

Una valutazione che Bonaiuti respinge con forza definendo l’Italia dei Valori un «gruppo di surfisti» che aspetta le onde provocate da alcune procure e da ‘La Repubblica’ «salendoci sopra spericolatamente», salvo poi arenarsi quando queste onde finiscono.



Bonaiuti, ricorda quindi la  novità assoluta della caduta delle roccaforti della sinistra alle elezioni amministrative («significa che qualcosa sta cambiando nella geografia politica delle zone rosse», commenta). Poi, rispondendo ad un ascoltatore che aveva usato espressioni forti, facendo riferimento all’inchiesta di Bari, nei confronti di Berlusconi, chiude il collegamento ribadendo la necessità di evitare «esternazioni ingiuriose» nel corso di trasmissioni pubbliche come ‘Radio Anch’io. «Certe idee non concordano con quelle della maggioranza degli italiani», conclude.