Sulla riduzione degli aiuti economici
all’Africa “siamo nel torto assoluto. Quando si assume un
impegno bisogna mantenerlo. Noi siamo in ritardo e questo
ritardo dobbiamo colmarlo”. Il premier Silvio Berlusconi dà
ragione al cantante e attivista irlandese Bob Geldof, che accusa
l’Italia di non aver mantenuto le promesse del G8 di Gleneagles,
dando all’Africa il 3% di quanto stabilito.
In un articolo sulla Stampa, che riporta il colloquio tra
Berlusconi e Geldof avvenuto due giorni fa, il presidente del
Consiglio si dice dispiaciuto di non aver mantenuto le promesse.
“Ci siamo fatti prendere da tutte le cose che ci sono cadute
addosso. La crisi, il terremoto. Abbiamo anche una situazione di
forte contrasto con l’opposizione, giudici che ci
attaccano…”.
A causa della crisi economica, spiega Berlusconi, il debito
sul Pil “é salito al 120% e l’Unione Europea non ci permette
di restare a questi livelli. C’é stata una impossibilità di
bilancio. Se avessimo dato i soldi in questa direzione –
l’Africa – avremmo avuto delle penalità terribili
dall’Europa”.
“Su questo punto – spiega il premier – ho dovuto seguire le
posizioni del mio ministro dell’Economia. Ha una forte
personalità e ritiene che come prima cosa si debbano rispettare
gli obblighi con le istituzioni europee e quelle finanziarie
internazionali. Però mi ha promesso che torneremo in linea con
gli impegni presi per gli aiuti allo sviluppo entro tre anni”.
“Obama ha detto che vuole creare un fondo per la sicurezza
alimentare: lui ha promesso di stanziare un miliardo di dollari
per i prossimi quattro anni”, dice Berlusconi. “Ora chiede che
gli altri sette paesi del G8 mettano un altro miliardo. Io darò
una risposta positiva” Al G8 “prenderò la guida. Insieme ad
Obama agiremo, ne sono assolutamente convinto”.