Torna a parlare Umberto Bossi dopo giorni di roventi polemiche che hanno visto al centro il suo partito e alcuni suoi esponenti. Il leader del Carroccio ha partecipato ad un comizio a Melzo, nel milanese, e qui ha affrontato, in primis, il tema del lavoro, dichiarando che è  “meglio dare ai lavoratori i soldi piuttosto che darli allo Stato”. Il Senatùr poi prosegue: “dicono che i lavoratori tengono i soldi sotto il materasso, bestie! I lavoratori non hanno i soldi”. Secondo il Bossi infatti “bisogna dare più soldi in busta paga, anziché allo Stato. Queste cose non piacciono alla sinistra, perchè dicono 1mamma, i lavoratori adesso diventano tutti leghisti'”.



C’è posto anche per parlare di immigrazione e Facebook, un connubio che in questi giorni ha fatto registrare alcuni episodi come il gioco online “rimbalza il clandestino” oppure lo slogan razzista, a firma leghista, apparso  nel medesimo social network. Bossi afferma che la Lega “non c’entra”. “Il popolo leghista -ha spiegato il ministro – è troppo intelligente e ora basta che uno dica una stupidaggine… non sanno come fermare la valanga. Può darsi che ci sia qualche pirla che la pensa così, ma noi siamo per aiutare gli immigrati a casa loro e non qui. Abbiamo milioni di immigrati e non abbiamo posti di lavoro”. “Le carceri sono una cosa spaventosa, gli immigrati sono ammucchiati lì e non va bene – ha poi detto Bossi -. In fondo sono persone anche loro. L’Europa parla ma non dà mai i soldi”.



Infine Umberto Bossi non ha risparmiato nemmeno una battuta indirizzata al presidente della Camera che, nei giornis corsi, aveva invitato il Pdl a non copiare il progetto politico del Carroccio. «Peccato che la Lega porti i voti», ha detto Bossi.

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