Il segretario del Pd, Dario Franceschini, ha scritto a Bruno Vespa per comunicargli che non andrà a Porta a Porta il 23 settembre. «La mia presenza – scrive Franceschini – sarebbe considerata da lei una sorta di par condicio per coprire l’incredibile scelta della Rai di stravolgere i palinsesti di oggi per garantire al Premier una vetrina strumentalizzando il dramma dei terremotati. È un’operazione grave di cui non voglio rendermi complice».



Vespa replica: motivazioni pretestuose. «Non Le consento – sottolinea Vespa in una lettera a Franceschini – di definire una nostra trasmissione che Lei ancora non ha visto, come una vetrina al servizio del presidente del Consiglio. Abbiamo invitato il presidente del Consiglio come facciamo da 15 anni per la seconda serata che apre la nostra stagione. Contestualmente abbiamo invitato il leader dell’opposizione. Nello scorso fine settimana, la direzione generale Rai ha deciso di portare in prima serata l’evento di oggi e non vedo come questa scelta possa essere attribuita a noi e stravolgere il senso dell’invito che Le abbiamo rivolto».

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