Il vice presidente della Commissione Ue Jacques Barrot ha respinto l’accusa di “inazione” sul fronte immigrazione clandestina. A suo giudizio, quanto affermato da Frattini si riferiva agli Stati nei quali «si sente una certa resistenza». «Non credo sia la Commissione ad essere in causa – ha spiegato – ma solo qualche timidezza da parte degli Stati». Quanto ai respingimenti dei clandestini, questi «non devono mettere a rischio la vita delle persone, che sarebbe inaccettabile».