«Chel li’ l’e’ matt», quello lì è matto: Umberto Bossi in un colloquio con “La Stampa” apostrofa così Gianfranco Fini. Il presidente della Camera aveva aperto al diritto di voto amministrativo per gli stranieri. «Come già riferito a monsignor Bagnasco – dice Bossi – anche noi vogliamo aiutarli, ma a casa loro. Se questo Fini non lo capisce è condannato a perdere altri voti». Bossi è ottimista sulle candidature alle Regionali: «Chiederemo tutto e spero di ottenerlo».



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