Non saranno abbassate le tasse. Questo, in sintesi, il concetto espresso dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri, quando ha voluto esporre la posizione del governo sul fisco. «Visto che stiamo entrando nella campagna elettorale» – ha detto il premier Berlsuconi – «non vogliamo fare promesse che non si possono mantenere. L’attuale crisi economica» – ha aggiunto Berlusconi «non permette di ridurre le tasse. Oggi non c’è nessuna possibilità di tagliare le imposte. Sento solo illazioni in giro». Secondo Silvio Berlusconi, il primo ostacolo all’abbassamento delle tasse è stata la crisi economica. «Sarà un lavoro lungo, ci vorrà un anno», ha detto Berlusconi. «C’è stata la diminuzione delle entrate dell’erario, la diminuzione del Pil pari al 5%. Questo ci ha costretto a un deficit annuale e che comporterà soltanto per la spesa di interessa contro i titoli del debito pubblico, 8 miliardi di euro all’anno. In questa situazione una riduzione delle tasse è fuori discussione».
Margine della conferenza stampa in cui ha spiegato i motivi per cui non abbasserà le tasse, il premier Berlusconi non ha rinunciato a polemizzare con l’opposizione. «Per l’opposizione non abbiamo fatto nulla», ha affermato Berlsuconi. «L’opposizione ci imputa che non abbiamo fatto nulla ma è esattamente il contrario visto che dagli studi fatti emerge che mai nessun governo ha fatto quanto abbiamo fatto noi in 19 mesi».
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