YOTUBE – Ancora una volta in video Augusto Minzolini scatena polemiche. Il direttore del Tg1 ha infatti dedicato l’editoriale di ieri sera a Bettino Craxi. Minzolini in particolare ha detto che Craxi va ricordato come uno statista. Questo perché, secondo Minzolini, Craxi “è stato trasformato nel capro espiatorio di un sistema che era stato l’ultimo residuo della guerra fredda”. Minzolini continua poi le se osservazioni su Craxi: “La verità è che a un problema politico fu data una soluzione giudiziaria. E l’unico che ebbe il coraggio di porre in questi termini la questione, cioè Craxi, fu spedito alla ghigliottina. Per questo Craxi non volle mai vestire i panni dell’imputato”.



Minzolini nota poi come in quegli anni “si alterò l’equilibrio tra politica e magistratura, un vulnus che per quasi un ventennio ha fatto cadere governi, con inchieste che spesso non hanno portato da nessuna parte, e che ha lanciato nell’agone politico i magistrati che ne erano stati protagonisti e che per questo avrebbero dovuto dimostrare di non essere di parte. Ecco perché non ha bisogno di nessuna riabilitazione l’uomo che, accettando coraggiosamente da socialista e riformista gli euromissili, contribuì, assieme a Reagan e a Wojtyla, a mettere in crisi l’Urss, che disse di no agli americani nella crisi di Sigonella e affrontò i referendum sulla scala mobile”.



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