Napolitano ha invitato ad attuare quelle riforme che portino il più presto possibile ad avere processi equi e di ragionevole durata.
Napolitano interviene sul dibattito riguardante la riforma della Giustizia e le piaghe che l’affliggono. In una lettera indirizzata al presidente dell’Associazione Bancaria Italiana, Giuseppe Mussari, il Capo dello stato (che rappresenta anche il vertice della magistratura italiana, in quanto capo del Csm), si riferisce in particolare all’eccessiva durata dei processi. Questa «mina la fiducia dei cittadini nella giustizia e compromette anche la capacità competitiva del nostro Paese sul piano economico». In particolare, secondo l’inquilino del Quirinale, «il recupero di una piena funzionalità del sistema esige scelte coraggiose che ne riducano i costi di gestione e ne semplifichino le procedure con il contributo di tutti gli operatori e di ogni altra realtà interessata, compresa quella imprenditoriale».
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Napolitano ha, poi, invitato a «scelte coraggiose» per dar «piena attuazione» ai principi costituzionali del giusto processo attraverso uno «scatto di efficienza che il Paese attende da tempo». In tal senso, Napolitano si è detto favorevole ai progetti di informatizzazione della giustizia. «L’auspicio – ha concluso – è che anche attraverso una ulteriore utilizzazione delle tecnologie informatiche si garantisca la piena attuazione dei principi del giusto processo».
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