Nel congresso fondativo di Sinistra Ecologia e Libertà Nichi Vendola si è detto favorevole ad un governo di scopo che cambi la legge elettorale
Nel congresso fondativo di Sinistra Ecologia e Libertà, di cui è stato eletto all’unanimità presidente, Nichi Vendola affronta alcuni ei nodi cruciali che rappresentano parte del suo manifesto programmatico. A partire da un premessa: «Noi un governo di scopo per cambiare la legge elettorale lo consideriamo un fatto positivo, un governo che ci accompagni verso la liberazione dal berlusconismo, ma non ci può essere spazio per riforme economiche bipartisan». Sulla caratterizzazione del nuovo partito, poi, afferma: «Sbaglieremmo molto a fare un’operazione di restaurazione o una sommatoria di frammenti pensando che la sommatoria possa dare una forza che è invece un fatto politico e non algebrico».
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Nel suo intervento Vendola ha anche chiarito secondo quali modalità il poprio partito si dovrà rapportare con la Chiesa ed il mondo cattolico: «la Dc – spiega – è stata un garante della laicità dello Stato. Tuttavia, la fine dell’unità politica dei cattolici ha generato un’inseminazione di clericalismo in tutta la vita politica». E avverte: «Guai se a questo rispondessimo con pulsioni anticlericali, dobbiamo invece rilanciare dialoghi, aprire varchi. Penso a come Gramsci irrideva a un certo anticlericalismno risorgimentale».
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