Secondo Umberto Bossi il vero scandalo non è il caso Bunga Bunga ma il concorso per notai di Roma.
Altro che caso Ruby. Per Umberto Bossi i veri scandali sono ben altri. Come quello che ha meritato il titolone a sei colonne sulla prima pagiana de La Padania di oggi: «Centro-Sud, i soliti concorsi truffa». A margine della Festa della zucca di Pecorara, in provincia di Piacenza, Bossi così commenta la vicenda: «Logicamente i veri scandali vengono nascosti puntando su Berlusconi. I veri scandali sono quelli che si sono trovati di fronte quelli che hanno fatto il concorso per diventare notai e si sono trovati davanti quelli di Roma e quelli del Sud che avevano già il tema in mano. Quelli sono i veri scandali qui hanno colpito Berlusconi per coprire e per nascondere i veri scandali del Paese».
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In ogni caso, secondo Bossi, che sottolinea che il caso Ruby non incrinerà i suoi rapporti con Berlusconi, il premier avrebbe peccato, quantomeno, di leggerezza: «Doveva essere un po’ più furbo, quella telefonata poteva farla fare ad un altro», dice il Senatùr. «Non so niente mi pare che non ci sia niente di penale. E’ chiaro che Berlusconi poteva farla fare ad un altro»,. Ad esempio « chiamava me, chiamava Maroni… E’ meglio non farla quella scelta lì», ha concluso.
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