Pubblichiamo la lettera inviata da cento parlamentari del Pdl al ministro dell’Economia Giulio Tremonti per esprimere la loro contrarietà all’annunciato taglio ai danni delle paritarie.
Primo firmatario l’onorevole Gabriele Toccafondi, componente della commissione Bilancio alla Camera.

L’impegno che questa maggioranza si è assunta con gli elettori in tema di parità scolastica prevede entro la legislatura il raggiungimento della parità sia giuridica che economica tra scuola statale e scuola non statale.



Impegno, che il Presidente Berlusconi, ha ribadito anche durante il suo discorso alla Camera dei Deputati dello scorso 29 settembre, nel quale ha ricordato che: “per le famiglie, soprattutto per quelle monoreddito delle fasce più deboli della popolazione, resta fondamentale l’obiettivo del quoziente familiare, con una revisione delle imposte locali e delle tariffe a favore dei redditi familiari, anche con un sostegno diretto alla libertà di educazione”.



Le difficoltà internazionali hanno reso necessario ad inizio legislatura una manovra di contenimento della spesa pubblica per il triennio 2009-2011, anche il capitolo di spesa riferito alle scuole paritarie ha subito tagli pesanti pari al 25% del fondo nel 2009 e nel 2010 e pari al 45% nel 2011. Nel 2009 a seguito dell’attività svolta dai deputati del PdL e con l’impegno del Governo ed i particolare dei Ministri Tremonti e Gelmini, il Senato recuperò la cifra di 120milioni di euro reintegrando quasi completamente il taglio. Nella finanziaria riferita all’anno 2010, i deputati del PdL chiesero con forza il reintegro del fondo e alla Camera il Governo fece proprio l’emendamento del PdL per scongiurare il taglio.



Quest’anno il taglio previsto è pari al 45% del fondo per le scuole non statali. Una cifra che equivale a far chiudere molte realtà scolastiche.
Crediamo che per il Popolo della Libertà sia doveroso impegnarsi per recuperare una cifra pari a 300 milioni di euro che consenta, come ricordato dal Presidente Berlusconi, un “sostegno diretto alla libertà di educazione”.

Il PdL crede nella parità scolastica tanto che con la mozione – Cicchitto, Cota ed altri – n. 1-00154 in materia di parità scolastica, approvata dalla Camera nella seduta di mercoledì 6 maggio 2009, aveva impegnato il Governo, tra le altre cose, a “realizzare le condizioni per un’effettiva libertà di scelta educativa fra scuole statali e paritarie incrementando le risorse destinate al sistema paritario”.

Anche con altri atti in questi mesi i deputati del PdL hanno chiesto al governo il reintegro dei fondi sulla legge di bilancio 2010. Con l’ordine del giorno 9/1714-B/1 presentato nella seduta di venerdì 19 dicembre 2008, n. 108, si impegnava il Governo a “garantire almeno lo stesso livello di finanziamento per il 2010”. Così come l’ordine del giorno al disegno di legge C. 2561 accolto dal governo, lo stesso si impegnava “a reintegrare entro l’anno il fondo in bilancio previsionale 2010 istituzioni scolastiche non statali fino al raggiungimento della quota prevista per il 2008 e a garantire almeno lo stesso livello di finanziamento per i successivi anni”.

Il PdL in due anni ha fatto una battaglia politica necessaria e doverosa e grazie alla sensibilità del governo, i tagli sono stati scongiurati nonostante una situazione economica non facile, dimostrando così che il Governo Berlusconi e il PdL difendono la libertà di educazione e la scuola paritaria.

Con la presente siamo nuovamente a richiedere un impegno del gruppo del PdL in tal senso con l’imminente legge finanziaria riferita al 2011 che prevede un pesante taglio di risorse verso le scuole paritarie.