L’intergruppo per la Sussidiarietà ha sottolineato la necessità di ripristinare e stabilizzare il 5X1000, iniziativa da sempre condivisa a destra come a sinistra.

«Il 5×1000 non è mai stato oggetto di battaglia politica tra maggioranza ed opposizione, sin dalla introduzione nella finanziaria 2006. In questi anni lo abbiamo riscontrato, differenti maggioranze di Governo, sollecitate anche dall’Intergruppo, hanno confermato la previsione e coperto congruamente il 5×1000. Il 5 per mille è una priorità fondamentale, ci impegneremo tutti affinché entro i primi mesi del 2011 siano trovate tutte le risorse necessarie alla copertura e venga approvato il disegno di legge per la stabilizzazione del 5×1000, presentato dall’Intergruppo e fermo in commissione al Senato. Sollecitiamo infine la più rapida erogazione delle edizioni precedenti del 5 per mille». Così, i parlamentari di maggioranza e opposizione dell’Intergruppo per la sussidiarietà Maurizio Lupi, Enrico Letta, Maurizio Gasparri, Vannino Chiti, Ugo Sposetti, Gioachino Alfano, Luigi Bobba, Gabriele Toccafondi, Ermete Realacci e Barbara Saltamartini hanno ribadito la necessità del ripristino dei dei fondi stanziati per il 5×1000, che da 400 milioni sono stati ridotti a 100.



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Attualmente, le sue sorti sono nella mani di Palazzo Madama, dove questa settimana approda la legge di stabilità, già ratificata dalla Camera, con i i finanziamenti per il 5×1000 tagliati del 75% dal governo. Nel frattempo, il sottosegretario all’Economia, Luigi Casero, assicura che «100 milioni di euro stanziati ora sono da considerare un acconto, nell’ambito delle disponibilità di bilancio attuali. Il nostro impegno è di mantenere il cinque per mille allo stesso livello del 2010. Nel corso del 2011 arriveremo a stanziare quello che manca per arrivare ai 400 milioni di euro previsti». Sta di fatto che se i fondi non dovessero essere ripristinati, il mondo del volontariato, oltre a numerose associazioni culturali, e a gran parte del mondo del non profit sarebbe ridotto in ginocchio, con gravissime conseguenze per l’intera economia italiana. Se dovesse crearsi un problema di un problema di priorità, «se qualcosa dovesse andare storto, non esiterei un solo attimo a schierarmi con il 5 per mille, anche a costo di negare le risorse previste per le tv locali», ha dichiarato a tal proposito il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi.



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