“Non mi dimetto. Venga a sfidarmi in aula”. E’ la risposta di Silvio Berlusconi al lungo discorso di Gianfranco Fini tenuto ieri alla convention di Futuro e Libertà, in cui il leader di Fli ha chiesto apertamente le dimissioni del presidente del consiglio.
“No agli ultimatum la sfiducia va votata in Parlamento da parte mia non c’è nessuna intenzione di dimissioni. Se Fini vuole aprire la crisi venga in Parlamento e si assuma la responsabilità di votare la sfiducia”, ha detto il premier. In tutto questo caos, il leader della Lega Umberto Bossi si mette su posizioni attendiste: “Fini? Per adesso sto dietro il cespuglio…”. La direzione della Lega comunque si riunisce oggi per valutare la situazione ed esprimere un parere.
Intervengono anche Bondi e Cicchitto, valutando le parole di Fini come una “responsabilità gravissima”: “Il discorso pronunciato da Fini getta alle ortiche con una spregiudicatezza imbarazzante un impegno comune di quasi vent’anni, liquida una parte cospicua del patrimonio della destra italiana, tenta di distruggere alcuni punti fondamentali dell’impianto riformista del governo e risponde con la richiesta di una crisi al buio alla prospettiva positiva indicata dal presidente Berlusconi”. E ancora: “In questo modo Fini si è assunto una responsabilità gravissima di fronte al paese e di fronte agli elettori di centrodestra. Il governo tuttavia deve tenere fermo il suo impegno nell’interesse del Paese”.