VOTO FIDUCIA – Una mediazione in extremis per ricucire lo strappo tra Pdl e Fli a poche ore dal voto di fiducia. Una lettera firmata da 16 deputati, dieci del Pdl e sei di Futuro e libertà chiede ai duellanti Fini e Berlusconi di deporre le armi e aprire un tavolo di trattative per superare lo scoglio del 14 dicembre. In cambio ci sarà l’astensione sul voto di fiducia da parte dei finiani firmatari del testo. Come riporta Tgcom, Italo Bocchino ha però dichiarato: «Iniziativa lodevole ma sarà sfiducia». «E’ nostra convinzione – spiegano le colombe – che si debba procedere, una volta acquisita la disponibilità di Berlusconi e di Fini, ad avviare un confronto sui contenuti di questo documento, superando lo scoglio del voto di fiducia attraverso la non partecipazione dei parlamentari di Futuro e Libertà al voto del 14 dicembre».
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VOTO FIDUCIA – Insomma un chiaro invito in vista del voto di fiducia in cui le colombe dei due partiti chiedono di intavolare un confronto su «tre tavoli di maggioranza» per discutere dei «temi della riforma costituzionale ed elettorale, sulle materie economiche e fiscali e su una nuova possibile articolazione del centrodestra». E dai deputati del Fli arrivano le prime aperture a un’astensione sul voto di fiducia. «L’iniziativa è lodevole – riflette Italo Bocchino -, ma dai toni di stamani di Berlusconi mi sembra manchi un elemento essenziale e cioè la disponibilità del premier, che a tre giorni dal voto di fiducia si sente già in campagna elettorale, a ricostruire il centrodestra originario di cui facevano parte le anime moderate che sono state espulse». Per il capogruppo di Fli a Montecitorio, invece, i contenuti della proposta in vista del voto di fiducia sono «completamente condivisibili».