Secondo il capogruppo dei senatori del Pd, Anan Finocchiaro, il discorso del premier è stato deludente, comico a tratti e per nulla convincente.

«Un discorso molto debole, con qualche punto di involontaria comicità, assolutamente non in grado di attrarre quanti i questi mesi hanno manifestato la loro difficoltà e hanno maturato una rottura con la maggioranza».



Così il capogruppo dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro, definisce l’intervento di Silvio Berlusconi alla vigilia del voto di fiducia che deciderà del futuro del governo. «Un discorso nel quale non c’era traccia del Paese reale, di nessuno dei problemi tragici, nessuna attenzione alla difficoltà del paese anche sul piano internazionale», ha aggiunto, dicendosi convinta che «il passaggio al Senato e alla Camera non cambierà niente di ciò che è stato. Se dovessi dire che oggi Berlusconi ha fatto cambiare idea ad una sola persona della sua ex maggioranza, direi una cosa che non penso affatto».



Di scarso appeal nei confronti dei parlamentari, ma non solo. «Non ha convinto gli italiani a cui stava parlando», afferma. «Evocare la crisi al buio può essere una formula molto chiara. Di fatto si è accesa una crisi che dura da settimane e che domani troverà un primo momento in Parlamento». L’alternativa proposta dalla senatrice Pd, poi, così come quella di Fli e dei centristi e quella di un governo di responsabilità nazionale che si occupi, anzitutto della riforma della legge elettorale.

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