Silvio Berlusconi intervisene con una telefonata alla festa di Comunità Incontro di Don Gelmini e con il sacerdote parla della situazione politica.
“Abbiamo la certezza di poter continuare a governare” ha detto il premier “avanti per altri due anni e mezzo, i numeri alla Camera sono aumentati”. “Tinei duro”, gli fa eco don Gelmini.
Poi Berlusconi si consente digressioni più personali: “Mi hanno accusato di tutto, dalle stragi alla mafia, alla corruzione: di tutto. Non c’è nulla da cui io sia stato lasciato esente. Ma io tengo botta” ha detto il presidente del Consiglio. “Tu mi capisci perché anche tu sei vittima – ha continuato Berlusconi con evidente riferimento alle vicende giudiziarie di don Gelmini – ma io cerco modestamente di imitarti, come tieni botta tu tengo botta io”. Anche perché, ha aggiunto Berlusconi, “deluderemmo tanti se lasciassimo”.