Antonio Di Pietro chiede una Commissione parlamentare d’inchiesta per accertare la natura dei rapporti d’affari tra Berlusconi, la Libia e la Russia.
«Gli italiani hanno il diritto di sapere se il presidente del Consiglio, quando e’ andato a fare affari in Libia o in Russia, abbia fatto affari in nome degli italiani o in nome proprio, fermo restando il suo continuo conflitto d’interessi»: è quanto ha annunciato il leader dell’Idv Antonio Di Pietro nel corso della conferenza stampa in cui ha presentato il nuovo dipartimento Giustizia del partito affidato all’europarlamentare Luigi De Magistris. Il riferimento del deputato è alla recenti rivelazioni su segreti militari e diplomatici effettuate da Wikileaks. «Per questa ragione – ha aggiunto l’ex Pm di Mani pulite, – noi chiediamo che, da una parte intervenga la magistratura per verificare se ci sono aspetti di tangenti, quindi penalmente rilevanti, e dall’altra si costituisca una Commissione parlamentare d’inchiesta affinché si accerti a che titolo Berlusconi ha operato».
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Sui connotati del dipartimento ha, poi, dichiarato: «Vogliamo presentare le linee guida in materia di giustizia ai nostri alleati e all’opinione pubblica, perché anche noi siamo convinti che ci sia bisogno di una buona riforma in materia di giustizia». In particolare, secondo Di Pietro, le politiche realizzate da questo e dai precedenti governi, hanno «distrutto la credibilità della giustizia perché questo governo si è preoccupato soprattutto di garantire l’impunità ad ogni costo, criminalizzando la magistratura e mortificandola e penalizzandola invece di aiutarla ad andare avanti».