Sin dalla sua introduzione nella Finanziaria 2006 l’Intergruppo Parlamentare per la Sussidiarietà si è adoperato per la riconferma e per la stablilizzazione del 5×1000.
In queste settimane il dibattito pubblico si è sviluppato sui principali organi di comunicazione per una adeguata copertura per l’anno 2011.
Il Governo, per intervento diretto del Ministro dell’Economia Giulio Tremonti, ha garantito che i fondi sarebbero stati integrati a copertura totale (circa 400 milioni di Euro, a fronte di uno stanziamento di 100 milioni ad oggi previsto nella legge di stabilità).
Nella giornata di ieri a Palazzo Madama questo impegno è stato formalizzato con l’approvazione di un Ordine del Giorno proposto dal sottoscritto e sostenuto da altri colleghi Senatori.
Nello specifico, con l’Ordine del Giorno n. G/2464/118/5 al DDL n. 2464, il due dicembre dalla 5° Commissione del Senato, il Governo italiano, si impegna trovare i fondi.
L’ordine del Giorno approvato attesta che “In sede di esame del disegno di legge recante Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità per l’anno 2011), impegna il Governo a incrementare, per l’anno 2011, nel primo decreto-legge utile emanando, di 300 milioni di euro l’ammontare delle risorse destinate al cinque per mille”.
In seguito alla mia proposta di Ordine del Giorno, la Commissione ha deciso di accorparne altri suggeriti dai rappresentanti di diverse forze politiche, per arrivare ad un voto unanime e bipartizan.
Pur consapevole del fatto che un ordine del giorno non equivale ad uno copertura finanziaria, ritengo che l’approvazione rappresenti il passaggio formale di un impegno che il Governo ha già assunto ufficiosamente sui media.
Sono fiducioso che già nelle prossime settimane il Governo potrà assolvere a questo impegno stanziando i 300 milioni che mancano ad una copertura totale.
Il 5×1000 infatti ha in sé tutte le caratteristiche di una vera ed efficace sussidiarietà. La libertà di scelta del cittadino, la responsabilità degli enti, il ruolo regolatore e controllore delle istituzioni sono elementi cruciali perché il principio di sussidiarietà da slogan possa diventare prassi quotidiana.
(Stefano De Lillo)