Duro il monito di Napolitano che, sull’Unità d’Italia, ammonisce: «Basta giudizi sommari e pregiudizi volgari sulla formazione dell’unità d’Italia» e stop ai «rumorosi detrattori» dell’Italia unita. Napolitano, intervenendo al convegno Verso il 150° dell’Italia unita: tra riflessione storica e nuove ragioni di impegno condiviso tenutosi presso l’Accademia dei Lincei, ha condannato «i bilanci di stampo liquidatorio sul cammino intrapreso dal Paese dopo il 1861».



Per Napolitano l’intervento sull’Unità d’Italia è stata l’occasione per ricordare che «affrontare nei suoi termini la questione meridionale è un dovere della comunità nazionale e un impellente interesse comune per garantire all’Italia un più alto livello di sviluppo e di competitività. Non c’è alternativa – ha aggiunto Napolitano – al crescere di più e meglio insieme».



Secondo il presidente Giorgio Napolitano, sull’Unità d’Italia peserebbe «un grave deficit di conoscenze storiche diffuse di cui soffrono intere generazioni di italiani». La negazione dell’unità d’Italia, a detta di Napolitano, dipenderebbe dalla «deriva di vecchi e nuovi luoghi comuni, di umori negativi e di calcoli di parte».

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Per il presidente Napolitano la modalità corretta per fronteggiare gli antagonisti dell’unità d’Italia è quella di  «reagire all’eco che suscitano in sfere lontane da quella degli studi più seri, i rumorosi detrattori dell’unità italiana».