Si è parlato di tutto durante la cena di Berlusconi a Palazzo Grazioli , in compagnia di un gruppo di senatori del Pdl. Non sono un clima rilassato per Silvio Berlusconi e i suoi ospiti, con canzoni dello stesso premier accompagnate dall’immancabile Mariano Apicella, ma anche considerazioni politiche. La più importante è quella che Berlusconi ha dedicato al fido Gianni Letta, sottosegretario alla presidenza del Consiglio e amico da una vita. “La presidenza della Repubblica – ha detto Berlusconi – è un posto per chi ha dato tanto, è un posto per Letta”.



Non è la prima volta che si fa il nome di Gianni Letta, venuto fuori anche durante le scorse elezioni, quelle che hanno portato all’elezione di Giorgio Napolitano. Certamente quello di Letta è un alto profilo personale e istituzionale e l’elezione alla presidenza sarebbe il coronamento, come ha detto Berlusconi, di una vita spesa per la politica, sempre fuori dai toni dello scontro ma anzi conciliante, laboriosa e sempre aperta alla mediazione. Si tratta ora di interpretare le parole di Berlusconi su Letta e capire se si tratta di una semplice attestazione di stima  oppure se vanno valutate nel quadro delle pressioni e del compito difficile che Gianni Letta sta svolgendo in questo momento preciso, sotto il fuoco di fila delle indagini che interessano il capo della Protezione civile Guido Bertolaso e gli appalti sui quali sta indagando la procura di Firenze.



Clicca >> qui sotto per continuare la lettura dell’articolo sulle ultime dichiarazioni di Berlusconi

 

Berlusconi, sempre in un clima conviviale, è tornato sulle vicende che lo hanno visto coinvolto nello scandalo intercettazioni del “Casoria-gate”. “Mi hanno fatto lo sconto – avrebbe ironizzato – perché ormai io sono più nonno che papi”. “Ma ormai ho poco tempo per le donne – ha scherzato il premier – cerco di dedicarmi ai miei figli e ai miei nipoti”.

Di tono più preoccupato è sembrato ai suoi ospiti Silvio Berlusconi quando ha parlato delle intercettazioni. Con un riferimento esplicito alle conversazioni che hanno visto coinvolti negli ultimi giorni Guido Bertolaso e i vertici della Protezione civile. Ma questo è un problema che secondo Berlusconi va affrontato certamente in un’ottica più ampia che è quella della riforma della giustizia: per questo Berlusconi ha ribadito la volontà di sveltire l’iter del provvedimento sulle intercettazioni con il voto al Senato sul testo all’esame della commissione Giustizia e senza ulteriori passaggi alla Camera.



Ma gli avvisi di garanzia che sono stati consegnati negli ultimi giorni – Bertolaso, Verdini, Pennisi, nomi che però Berslusconi non ha mai nominato direttamente con i suoi ospiti nel corso della cena a Palazzo Grazioli – preoccupano il premier anche per un altro verso, precisamente quello delle liste dei candidati alle elezioni. Stando a quanto hanno riportato i presenti, il presidente del Consiglio ha insistito sulla necessità che le liste del Pdl siano esaminate con la “massima attenzione” per evitare di offrire il fianco alle critiche dell’opposizione e all’azione della magistratura.

 

Clicca >> qui sotto per continuare la lettura dell’articolo sulle ultime dichiarazioni di Berlusconi

 

 

 

Berlusconi avrebbe anche spiegato di non aver interferito in alcun modo con la scelta dei candidati nelle tredici regioni, affidate agli organi del Pdl. Ho espresso la mia opinione – ha ricordato – ma non ho scelto nessun candidato, ha fatto tutto il partito, come era accaduto in Abruzzo e in Sardegna.

Quello delle elezioni e della campagna elettorale è un tema in cima alle preoccupazioni del premier. Anche perché i servizi segreti gli avrebbero consigliato – dopo la prudenza divenuta d’obbligo in seguito all’aggressione di Tartaglia – di evitare il contatto diretto con la gente. Difficile, per Berlusconi, immaginare una cosa del genere. Come si fa ad evitare il contatto con la gente – avrebbe affermato il premier. Io vado avanti, anche se hanno tentato di farmi fuori prima colpendo le mie aziende, poi giudiziariamente e magari qualcuno vorrà colpirmi fisicamente.

Ma i motivi di preoccupazione non hanno prevalso sul tenore della serata. “È stata una serata talmente piacevole – così si è accommiatato Berlusconi dai suoi ospiti – e sono stato talmente bene con i senatori, che quando sarò anziano mi farò fare senatore a vita”.