PALERMO – PROCESSO MAFIA-STATO: Massimo Ciancimino è tornato nell’aula bunker dell’Ucciardone a Palermo per deporre. Il processo sta avendo grande rilevanza pubblica, gli imputati sono infatti l’ex comandante del Ros, Mario Mori, e l’ex colonnello Mauro Obinu accusati di favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra. 
«Forza Italia è il frutto della trattativa tra lo Stato e Cosa nostra dopo le stragi del ’92», questa la frase di Ciancimino Jr che sta rimbalzando su tutti i giornali. La fonte sarebbe il padre, Vito Ciancimino, fulcro della trattativa tra Carabinieri e boss mafiosi. Nel processo si è discusso di un pizzino, depositato agli atti del processo, che sarebbe stato indirizzato dal boss Bernardo Provenzano a Silvio Belusconi e Marcello Dell’Utri: «Intendo portare il mio contributo che non sarà di poco conto perché questo triste evento non si verifichi. Sono convinto che Berlusconi potrà mettere a disposizione le sue reti televisive». Con quel messaggio, sempre secondo Ciancimino Jr. – Provenzano avvertiva Forza Italia di rimanere fedeli all’accordo in questione.
«Sul mio ruolo mi era stato garantito il segreto di Stato» ha concluso Ciancimino.
Ciancimino ha poi rivelato di aver subito delle minacce: «la settimana scorsa sul parabrezza dell’auto blindata la mia scorta ha trovato una lettera minatoria in cui si diceva che nessuno, neppure i magistrati di Palermo con cui sto collaborando, sarebbero riusciti a salvarmi». Infine, Ciancimino ha consegnato una lettera scritta dal padre a Silvio Berlusconi.



Non si sono fatte attendere le smentite. Secondo Marcello Dell’Utri: «Lo Stato non eravamo noi in ogni caso, a parte che non siamo lo Stato, ma non siamo mai stati in condizione di essere parte in questi discorsi. Qui siamo alla pura invenzione che sfiora anzi sicuramente entra nel campo della pazzia».
L’avvocato Ghedini ha dichiarato: «Le dichiarazioni di Ciancimino jr non sono soltanto destituite di ogni fondamento ma anche prive di ogni "dignita logica". Sembra che si voglia delegittimare proprio il governo Berlusconi che sta conducendo la piu’ severa e forte offensiva del dopo guerra contro la mafia. Ciancimino dovra’ rispondere all’autorita’ giudiziaria anche di tali diffamatorie dichiarazioni».

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