Sergio Cicala è prigioniero dei terroristi di Al Qaeda, insieme a sua moglie. Sul web gira il suo appello telefonico alle massime autorità dello Stato affinchè intervengano in suo aiuto. “Sono Sergio Cicala, sono nato a Carini nel 1944 – queste le prime parole di Sergio Cicala al Presidente del consiglio Berlusconi -. Dal 18 dicembre 2009 sono prigioniero dei combattenti di Al Quaeda, voglio fare un appello al governo italiano, al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. La mia libertà e quella di mia moglie dipendono dalle concessioni.che il governo potrà fare. Spero che Berlusconi possa interessarsi alle nostre vite, aspettiamo fiduciosi che tutto ciò possa al più presto concludersi nel migliore dei modi. Il Prresidente Berlusconi è rinomato per la sua grande generosità, spero che possa aiutare me e mia moglie”. 
Così si conclude il messaggio audio di Sergio Cicala a Berlusconi e Napolitano. Si attendono risposte.



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