Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il direttore del Tg1 Augusto Minzolini, e il commissario dell’Authority, Giancarlo Innocenzi, sono indagati nell’ambito di un procedimento sulle presunte pressioni del capo del governo per arrivare alla chiusura di Annozero.
A seguito delle intercettazioni pubblicate su Il Fatto Quotidiano Antonio Di Pietro ha dichiarato: «abbiamo presentato un’interrogazione urgente rivolta al premier per chiedergli con quale diritto si è arrogato il potere di condizionare un organo di controllo come l’Agcom chiedendo la chiusura di Annozero. Il responsabile dell’Agcom Innocenzi deve dimettersi ed essere cacciato a calci nel sedere, così come il direttore del Tg1 Minzolini».
Il diretto interessato, Minzolini, ha voluto precisare: «Non so di cosa si parla, non ho ricevuto nessun avviso di garanzia. Berlusconi? Mi avrà telefonato due o tre volte, non di più Siamo alla follia, credo di essere la persona più cristallina del mondo, quello che penso lo dico in tv».
I legali di Berlusconi negano che il premier si indagato: «Premesso che se lo avesse fatto davvero sarebbe stato encomiabile visto che Annozero è di una noia insopportabile, ma quale sarebbe poi il reato contestato?».
Corrado Calabrò, Presidente Agcom, ha invece voluto precisare che «l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni è indipendente e autonoma e non ha mai esercitato censura preventiva».
Secondo Bonaiuti «è stato violata la legge». «Ancora una volta . prosegue Bonaiuti – spezzoni di ipotetiche intercettazioni, estrapolate da ogni contesto, vengono pubblicate con una palese violazione della legge, senza avere alcuna attinenza con i procedimenti dai quali derivano e senza avere alcuna rilevanza penale».
Secondo Cicchitto: «Di Pietro, adesso attaccando Minzolini e Innocenzi persiste meticolosamente a coltivare la politica della demonizzazione dell’avversario perché è un fattore essenziale della sua strategia eversiva che punta all`esasperazione dello scontro politico».
Prudente il segretario del Pd, pier luigi Bersani: «Non so niente, non ho visto cosa sia e quindi non commento».