Sky Italia e Telecom Italia, che controlla La7 vincono, per il momento, la loro battaglia. Il Tar del Lazio ha accolto la richiesta di sospensiva della sentenza dell’Agcom che estendeva anche alle tv private il provvedimento sulla par condicio stabilito dalla Commissione di vigilanza Rai, contemplato inizialmente solo per l’azienda di Viale Mazzini. Il provvedimento prevede che fino al termine delle elezioni vengano sospesi tutti i talk politici.



Il tribunale amministrativo, in particolare, ha sospeso l’articolo 6 comma del regolamento. Questo stabilisce che «i notiziari diffusi dalle emittenti televisive e radiofoniche nazionali e tutti gli altri programmi a contenuto informativo si conformano con particolare rigore ai principi di tutela del pluralismo, dell’imparzialità, dell’indipendenza, dell’obiettività e dell’apertura alle diverse forze politiche, nonché al fine di garantire l’osservanza dei predetti principi, allo specifico criterio della parità di trattamento tra i soggetti e le diverse forze politiche». La richiesta di sospensiva è stata accolta perché, spiegano i giudici del Tar, «risultano non sprovviste di profili di fondatezza del ricorso le censure dedotte avverso la delibera impugnata».



PER CONTINAURE A LEGGERE L’ARTICOLO CON LE DICHIARAZIONI DI SKY, DEL CONDUTTORE DI ANNOZERO MICHELE SANTORO, MAURIZIO GASPARRI E GIORGIO MERLO SULLA DECISIONE DEL TAR CHE CONSENTE ALLE TV COMMERCIALI DI MANDARE IN ONDA TALK POLITICI IN CAMPAGNA ELETTORALE, CLICCA SUL SIMBOLO >> QUI SOTTO

Per commentare la decisione del Tar di sospendere il provvedimento dell’Agcom che proibiva la messa in onda dei talk politici anche per le tv private, ha dichiarato in una nota che «la decisione del Tar di oggi ristabilisce il principio della libertà di espressione e tutela anche quello del libero mercato, previsti entrambi dalla Costituzione Italiana. Presupposti necessari per poter garantire ai cittadini di questo paese il loro diritto ad un’informazione libera ed indipendente».



 

«Mi auguro che sulla scia della decisione del Tar la Rai rimetta i onda i programmi che ha sospeso» ha dichiarato il conduttore di Annozero Michele Santoro che nel frattempo sta preparando la messa in onda on line del suo programma – sospeso dai palinsesti fino al termine delle elezioni – sul sito dell’Fnsi.

 

«La sentenza del Tar sulla par condicio dimostra ancora una volta di più quanto sia superata questa legge», ha dichiarato Maurizio Gasparri, capogruppo al Senato del Pdl ed ex ministro delle Telecomunicazioni, in merito alla decisione del Tar di sospendere la decisione dell’Agcom che estendeva alle tv commerciali il divieto di mandare in onda talk politici nel periodo pre-elettorale.

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Per il vicepresidente della Commissione di vigilanza Rai Giorgio Merlo «la decisione del Tar del Lazio in merito al regolamento dell’Agcom per le Tv commerciali richiede una pronta ed immediata sterzata della Rai nell’applicazione del regolamento per le reti del servizio pubblico». Merlo, nel commentare la decisione del Tar, ha parlato della necessità di «restituire dignità, credibilità e autorevolezza al servizio pubblico. Sarebbe, d’altronde, quantomeno singolare nonché ridicolo se le reti commerciali avessero piena libertà di movimento in campagna elettorale e le reti Rai fossero bloccate da un ridicolo regolamento che disciplina la campagna elettorale».

 

Nel frattempo, mentre si attende che Sky, La7 e Mediaset reintroducano i talk politici nel periodo che precede le elezioni, c’è chi tranquillamente continua ad aggirare i divieti della par condicio. Enrico Mentana, infatti, proseguirà la conduzione del talk in diretta web inaugurato ieri su Corriere.it con Mentana Condicio nel quale ha ospitato Ignazio La Russa ed Enrico Letta. Sarà oggi la volta di Di Pietro. La par condicio, infatti, non contempla un regolamento applicabile ai siti internet