Nel corso di una conferenza stampa del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi presunto giornalista, Rocco Carlomagno, si fa avanti, al di fuori del proprio turno di domande, intimando il premier di render conto di varie vicende spinose. Interrompe la conferenza e Berlusconi si inalbera, dandogli del villano. Quando il giornalista, che si scopre non esser tale, persiste nel suo fare provocatorio, Silvio Berlusconi si spazientisce: «lo potete accompagnare gentilmente alla porta? non è nemmeno un giornalista». Immediata la replica di Rocco Carlomagno che risponde «Sono un free lance», mentre il ministro della Difesa Ignazio La Russa gli rinfaccia: «Lei non è iscritto a nessun albo».
– I tafferugli continuano, Rocco Carlomagno non si si vuole calmare. Berlusconi sempre più seccato «lei si deve vergognare, villano. Questa è una conferenza stampa per i giornalisti e non per gli individui come lei», lo incalza. «Rilasci le generalità affinché il capo della Protezione Civile possa denunciarlo», aggiunge, per poi passare allo sarcasmo: «Capisco perché lei è così, perché tutte le mattine quando va a pettinarsi davanti allo specchio si vede…» lo irride Silvio Berlscuoni riferendosi alle calvizie incipienti di Rocco Carlomagno.
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A quel punto è intervenuto il ministro della Difesa Ignazio La Russa, prima intimando a Carlomagno il silenzio, poi agitandogli l’indice contro di per, strattonarlo allontanandolo. «Ti querelo davanti a testimoni, lei è un picchiatore fascista» ha gridato Carlomagno, mentre Verdini preoccupato chiedeva di far di allontanare La Russa.
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