YOUTUBE – Video: Bersani e Di Pietro attaccano Giulio Tremonti alla Camera dei deputati – Ieri il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha riferito alla Camera dei deputati sulle iniziative messe in campo dal Governo per fronteggiare la crisi economica. Una relazione che non ha convinto l’opposizione. Prima è stato il segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani a fare le sue rimostranze a Tremonti, lamentando i ritardi con cui il Governo è intervenuto contro la crisi. Inoltre ha aggiunto: “Mi sembra strano che lei non si accorga che solo chi è senza problemi può accontentarsi delle sue parole, ma chi chiude bottega, perde il lavoro, è impoverito, non ha prospettive di lavoro per i propri figli, per i ricercatori, le donne, vorrebbe si smettesse di parlare d’altro e si facesse qualcosa di più forte per questa crisi. A chi sta bene il bel tempo lo garantite, a chi sta nei guai il bel tempo lo promettete”.
Tremonti ha subito replicato facendo notare che un conto è parlare di coraggio, un altro di incoscienza nel prendere le decisioni, come vorrebbe il Pd. Già nella sua relazione, il ministro aveva comunque sottolineato che forse il Governo non aveva fatto abbastanza, ma certamente ha fatto qualcosa.
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È stato poi il turno del leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro, che ha esordito dando del latitante al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Poi ha snocciolato tutti i dati economici italiani del 2009 raffrontati con quelli del 2008 e ha quindi dichiarato: “Tremonti è un pittore astrattista: ha dipinto un’Italia che non c’è. Vede un’Italia in cui va tutto bene, ma per chi? Per i suoi amici evasori cui ha dato lo scudo, per la cricca delle imprese che si assicurano gli appalti con la scusa del grande evento o con la scusa delle emergenze”. “Ma in quale Paese vive in quello di Bengodi di casa sua o in quello di Arcore del suo amico presidente?”.
La conclusione di Di Pietro è molto pesante: “Come novelli Neroni nostrani ve la godete vedendo il Paese bruciare”. E poi una minaccia: “Voi siete gli autori di questa rivolta sociale che sta per arrivare, di questa disperazione sociale”.
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