ELEZIONI REGIONALI – Nuovi guai per la lista di Renata Polverini nel Lazio – L’ufficio centrale elettorale della Corte d’Appello di Roma non ha ammesso alle elezioni regionali del Lazio il listino collegato alla candidata del centrodestra Renata Polverini. È quanto si è appreso in ambienti giudiziari. Si tratterebbe però solo della mancanza della firma di uno dei rappresentanti di lista di cui l’ufficio elettorale si sarebbe accorto solo successivamente all’accoglimento. Lo stop al listino della Polverini arriva dopo la mancata ammissione della lista del Pdl alla provincia di Roma.



Intanto il Pdl ha sporto una denuncia-querela contro alcuni militanti dei Radicali per violenza privata e contro i componenti dell’Ufficio Centrale per abuso d’ufficio: della. Al ricorso per riammettere la lista Pdl per Roma e provincia nelle prossime elezioni regionali è stata quindi “allegata una denuncia-querela che l’avvocato Grazia Volo ha presentato presso la Procura della Repubblica”, spiega il responsabile elettorale nazionale del Pdl Ignazio Abrignani. “Nella denuncia querela – spiega – si denunciano i militanti del partito radicale, anche se non sono stati fatti nomi e i componenti dell’ufficio centrale per abuso d’ufficio, per avere impedito il legittimo esercizio del diritto politico di voto”.



ELEZIONI REGIONALI – Nuove contestazioni dei Radicali alla lista di Formigoni in Lombardia – Nel frattempo i Radicali hanno presentato un nuovo atto in Tribunale a Milano per contestare altre firme raccolte dalla lista “Per la Lombardia” di Roberto Formigoni, dichiarata non ammissibile ieri dalla Corte d’appello di Milano per l’irregolarità di 514 sottoscrizioni.

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Lorenzo Lipparini, delegato della Lista Bonino-Pannella, e Marco Cappato, esponente dei radicali, hanno presentato infatti un nuovo atto che si aggiunge al ricorso accolto ieri dalla Corte d’appello, ma che, viene spiegato dall’ufficio centrale regionale della corte, non è un nuovo ricorso ma una memoria integrativa.



La lista “Per la Lombardia” di Roberto Formigoni, non ammessa alle elezioni regionali lombarde per le irregolarità riscontrate dalla corte d’appello di Milano su 514 firme, ha nel frattempo presentato ricorso stamani all’ufficio centrale regionale della stessa corte.