IL GIORNALE ATTACCA FINI, FAREFUTURO RISPONDE: Il Giornale di Vittorio Feltri torna all’attacco di Gianfranco Fini a pochi giorni dal voto. Il Presidente della Camera, protagonista da tempo di un logorante gioco di nervi con il Cavaliere era stato il grande assente della manifestazione di sabato scorso del Popolo della Libertà.
Il quotidiano oggi è stato chiaro: “Non gli chiediamo di impegnarsi per portare consensi. Ma almeno taccia”. Come da copione Il Secolo d’Italia e Ffwebmagazine si sono schierati in difesa dell’ex leader di Alleanza Nazionale: Fini non sia il capro espiatorio di una probabile sconfitta.
“Se Berlusconi, poniamo, dice bianco, lui dieci minuti dopo dice rosso, così l’indomani ogni mezzo d’informazione rileva compiaciuto la diversità di vedute dei due leader, e si rafforza nel pubblico la convinzione che il Popolo della Libertà sia caotico, peggio, litigioso, e quindi inaffidabile”, dice Feltri. Secondo il Secolo il direttore sarebbe però a caccia del “colpevole immaginario”.
"Da che mondo è mondo, infatti, se un partito perde le elezioni, la responsabilità non può che ricadere su chi lo guida, sulla classe dirigente, su chi ha dettato la linea" si dice dalle colonne finiane.
Insomma, nel Pdl non si è ancora votato, ma già si cerca di capire per colpa di chi si è perso, mentre i giornali danno per certo il "sorpasso verde" della Lega al Nord. Mancano ormai pochi giorni per capire se queste previsioni erano azzeccate. Il risultato delle urne però potrebbe davvero cambiare gli equilibri politici che abbiamo conosciuto fino ad ora.