E’ ancora nebulosa la situazione relativa al caos liste. E per Roberto Formigoni e Renata Polverini, candidati alla presidenza della regione Lombardia e della regione Lazio, esclusi per irregolarità nella presentazione del listino, la strada è ancora in salita. «C’è stata un’interpretazione eccessivamente fiscale nei confronti delle nostre liste. I nostri non sono incapaci» avrebbe commentato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi rispondendo indirettamente agli attacchi provenienti dalla Lega. Il premier Berlusconi lo avrebbe dichiarato intervenendo alla riunione dell’ufficio di presidenza del Pdl. Lo stesso Berlusconi, poi, pare che in serata potrebbe salire al Quirinale per un incontro con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che più volte nel corso della giornata ha ribadito la sua preoccupazione.
Nel marasma provocato dall’esclusione delle liste del centrodestra di Lazio e Piemonte dalla campagna elettorale, con la cacciata dei candidati correlati, Roberto Formigoni e Renata Polverini, due ipotesi sembrano ormai aver preso piede: la complessa situazione potrebbe essere risolta tramite un decreto legge o attraverso una “leggina” con il consenso dell’opposizione. In entrambi i casi, l’effetto sortito dovrebbe essere il medesimo: rinviare le elezioni in modo da dilatare i tempi per includere le liste e i candidati estromessi dalla competizione.
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Tra questa sera e domani mattina sarà convocato un Consiglio dei ministri straordinario, che valuterà se utilizzare lo strumento del decreto o quello della legge – comprese tutte le altre ipotesi al vaglio – per dirimere la vicenda legata all’esclusione di Formigoni e della Polverini dalla competizione elettorale del 28 e del 29 marzo.
Per venire a capo del problema delle liste elettorali di Roberto Formigoni e Renata Polverini, il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha dichiarato che: «Tutte le ipotesi, compresa quella del decreto sono prese in considerazione». Ignazio La Russa, a margine dell’incontro dell’Ufficio di Presidenza del Pdl ha confermato che un Cdm straordinario sarà convocato «tra stasera e domani».
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L’IRA DELLA BONINO CONTRO LE ISTITUZIONI – Non accenna a placarsi la verve polemica di Emma Bonimo, la candidata radicale in quota centrosinistra alle elezioni regionali nel Lazio. Che, trovandosi spiazzata dall’ipotesi di non gareggiare senza avversari, attacca duramente: «Quello che voglio dire, lo ribadisco fino ad urlare allo stremo – spiega Emma Bonino – è che queste elezioni hanno visto nei mesi scorsi la violazione totale e l’illegalità di tutte le istituzioni coinvolte: Comuni, autenticatori, Rai e quant’altro».
Emma Bonino, a chi le ha chiesto se potrebbe ancora fidarsi del Pd, nell’eventualità che il provvedimento utile a sanare il problema dell’esclusione delle liste di Formigoni e della Polverini passasse anche con i voti dell’opposizione, ha risposto: «Non so nulla, mi informerò». anm 041706 mar 10