VIDEO YOUTUBE: MAURIZIO LUPI E ROSY BINDI – A Tg3 Linea notte l’approfondimento di Bianca Berlinguer è dedicato al decreto interpretativo “salva liste” firmato venerdì sera da Napolitano. Proprio sul termine “interpretativo” si apre il servizio di Linea notte, che manda in onda un estratto della conferenza stampa del ministro dell’Interno, Roberto Maroni. Il ministro espone le caratteristiche principali del decreto:



Il governo si è limitato a dare una «interpretazione autentica di alcune disposizioni del procedimento elettorale – dice il ministro Maroni -. Sono norme interpretative», non si tratta quindi né di una modifica alla legge elettorale, né di una riapertura dei termini».

Le opposizioni sono scatenate, dice bene Bianca Berlinguer, citando i commenti di Bersani e Di Pietro: «trucco», dice il segretario del Pd, «golpe», il capo dell’Idv.



«Avete fatto prima il buco e poi avete messo la toppa» dice Berlinguer a Maurizio Lupi, vicepresidente della Camera, ospite in studio, chiedendogli di commentare la vicenda del decreto “salva liste”. Ma Lupi respinge l’accusa alla mittente: abbiamo pensato che la scelta dei cittadini fosse fondamentale. E che non si sia trattato di un buco o di una toppa, ma dell’errore di alcuni funzionari. Lupi si riferisce, naturalmente, ai giudici dell’Ufficio centrale della Corte d’Appello di Roma e Milano, che hanno escluso le liste.

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È il turno dell’altro ospite, Rosy Bindi, presidente del Pd e vicepresidente della Camera, dare una chiave di lettura del decreto. Non sarebbe stata una vittoria dimezzata, chiede Berlinguer, tenendo anche conto delle difficoltà di governo? Noi eravamo disponibili a trovare un modo serio per evitare e rimediare all’elezione dimezzata, dice Rosy Bindi, ma «questo modo serio non lo si è voluto trovare». «I nostri avversari  – continua Bindi rispondendo a Maurizio Lupi – sono arroganti e si sono fatti una norma a proprio uso e consumo».