Com’era prevedibile, la scia di polemiche culminate nella Direzione nazionale del Pdl, e che aveva avuto uno dei momenti più accesi nello scontro tra Italo Bocchino e Maurizio Lupi nella trasmissione condotta da Gianluigi Paragone, L’Ultima parola, non si è estinta con le dimissioni di Italo Bocchino da vice-capogruppo del Pdl alla camera. A gettare legna sul fuoco, ancora una volta, è il presidente della Camera Gianfranco Fini.



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– «Io ritengo che l’onorevole Bocchino sia stato dimissionato senza ragioni: non mi risulta che avesse fatto male il vicepresidente del gruppo, e ha la mia piena solidarietà» ha dichiarato il presidente della Camera Gianfranco Fini, nel rispondere, all’università dell’Insubria, alle domande di uno studente di scienze della comunicazione. «Al tempo stesso – ha continuato Gianfranco fini – ritengo che non si possa dire “ecco: questa è la dimostrazione del fatto che, all’interno del Pdl, non si possano esprimere le proprie opinioni”. Tra l’altro, Bocchino l’ha espressa la sua opinione. Altrimenti tu non la potresti conoscere».



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"BERLUSCONI HA CHIESTO LA MIA TESTA" – In precedenza, l’ex capo-gruppo del Pdl alla Camera Italo Bocchino, aveva dichiarato che, in realtà, le sue dimissioni erano paragonabili ad un’epurazione e che il premier Silvio Berlusconi aveva «chiesto la sua testa».

 

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