Per questa sera è atteso il vertice Pdl-Lega. I leader dei due partiti discuteranno l’agenda delle riforme a una settimana dal risultato delle elezioni regionali.
Roberto Maroni, dalle colonne del Corriere, anticipa i temi più caldi e chiarisce la posizione della Lega Nord sui temi più caldi dell’agenda politica.
Come al solito Maroni va dritto al punto con la proposta di affidare a “Umberto Bossi e Roberto Calderoli il compito di formulare una proposta di grande riforma della Costituzione disegnando il nuovo assetto costituzionale e federale”.
La Lega non vorrebbe però solo la cabina di regia, ma prima di passare alle altre richieste spiega: «Tutti sanno che chi può davvero cambiare le regole siamo noi visto che non abbiamo cambiali da pagare, siamo gente concreta che non si fa comprare. Anche Berlusconi sa che se vuole davvero fare la grande riforma non può che affidarsi alla Lega, noi siamo leali. La nostra vittoria rafforza il governo. Se vuole passare alla storia non può che stare con noi».
Non è finita, il Carroccio vorrebbe anche l’immediata riduzione del numero dei parlamentari e accetterebbe la riforma del presidenzialismo con una particolare predilezione al modello francese.
Si profila un virtuoso, anche se difficile, schema riformatore della maggioranza che vedrebbe la Lega concentrata sul federalismo, Berlusconi sulla giustizia e Fini sul presidenzialismo.
Per quanto riguarda i rapporti con l’opposizione secondo Maroni l’accordo si può trovare.
Insomma i punti da chiarire sono molti e impegnativi. Resta sul tavolo anche la candidatura al Comune di Milano.
La Lega insiste nel voler candidare Umberto Bossi, una pressione sul Pdl con secondi fini? staremo a vedere.