“L’Udc deve tornare ad allearsi con il Pdl, anche mantenendo il proprio simbolo”, sono le parole di Maurizio Lupi, vicepresidente della Camera, rilasciate al quotidiano cattolico Avvenire.

“È giusto fare un’apertura – continua Lupi -. E Berlusconi, vedrete, la farà… Il premier è un leader responsabile, lungimirante, capace di riconoscere i meriti delle persone e la forza delle scelte”.



Una proposta che può aprire nuovi scenari, anche se le possibilità che Pdl e Udc tornino insieme non sembrano molte. La campagna elettorale è stata senza esclusione di colpi e il rapporto tra Berlusconi e Casini sembra impossibile da ricostruire.

Lupi mette però anche tre condizioni: il bipolarismo è una realtà, inutile pensare di tornare indietro, l’Udc non ha un futuro a sinistra e i pregiudizi anti-leghisti non hanno più ragion d’essere.



La palla torna ai centristi. Nei prossimi tre anni Casini e i suoi dovranno decidere se perseverare nella linea anti-bipolarista e rimanere soli anche alle prossime politiche o schierarsi in uno dei due poli.

La critica alla Lega e al bipolarismo sono stati i cavalli di battaglia di Casini per tutta la campagna elettorale, difficile immaginarsi nell’immediato un’inversione di tendenza, tre anni però potrebbero bastare.

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