Pd omofobo a Udine. I consiglieri comunali del Partito democratico della città friulana hanno approvato una mozione contro la campagna anti-omofobia dell’Arcigay. «Un partito allo sbando in crisi di identità nei suoi valori più profondi», è la reazione di Carlo Santacroce, presidente di 3D-Democratici per pari Diritti e Dignità LGBT, di fronte alla mozione omofoba approvata dall’intero Pd di Udine in Consiglio comunale.
«Come militanti, simpatizzanti o semplici sostenitori del progetto del Pd, di cui facciamo o vorremmo fare parte, siamo semplicemente allibiti». «Il Pd di Udine si era da sempre caratterizzato per il proprio impegno sui temi LGBT», prosegue Santacroce, «oggi definendo “provocatoria” la campagna contro l’omofobia di Arcigay e sostenendo la sua inopportunità in quanto “turberebbe le coscienze” di molti cittadini, i consiglieri del Pd di Udine devono capire di aver commesso, nella sostanza un atto di vera e propria omofobia: un gesto d’amore tra due uomini o tra due donne non può essere censurato o considerato un’offensiva ostentazione».
Santacroce conclude, a proposito del voto omofobo del Pd: «Chiediamo a Bersani di prendere atto che, purtroppo, su questi temi continuano a emergere posizioni inconciliabili con la natura stessa del Pd che denotano una totale assenza di identità politica. Intervenga quindi, il segretario, nella vergognosa situazione di Udine».
Per Santacroce, intervenuto sul voto omofobo del Pd a Udine, occorre istituire «anche a livello nazionale subito, finalmente, come promesso, al congresso di Arcigay, quei luoghi interni di confronto e di elaborazione politica comune, affinché il Pd abbia una propria posizione sul tema dei diritti civili e dell’uguaglianza: solo così questo partito potrà essere veramente democratico».
Ma il volto omofobo rivelato dal Pd a Udine ha lasciato senza parole anche il deputato del Pd, Anna Paola Concia, che si è detta «assolutamente agghiacciata e profondamente turbata dalla mozione, approvata a larghissima maggioranza dal gruppo consiliare del Pd a Udine, che condanna con insofferenza e massicce dosi di ipocrisia la campagna anti-omofobia che aveva ricevuto il patrocinio del Comune». L’onorevole del Pd ha spiegato che «definire provocatoria l’immagine di due omosessuali che si baciano è un fatto gravissimo, soprattutto in un momento come questo in cui l’omofobia si manifesta in maniera sempre più frequente, dando quasi una sensazione di impunità. Criticare una campagna contro l’omofobia è pericolosissimo.
Trovo inquietante che il Pd si esprima in modo tale da rendere difficile distinguere le sue posizioni da quelle de La Destra che, solo pochi giorni fa, avevano incontrato diffusissima riprovazione». «Come relatrice del progetto di legge contro l’omofobia in discussione alla Camera – ha concluso Concia – e come dirigente del Pd, chiedo pubblicamente al capogruppo Pd e a tutti i consiglieri di Udine di convocare al più presto una riunione, nel corso della quale vorrei poter spiegare, nella massima serenità, perché certe posizioni non sono tollerabili all’interno di un partito che si vuole democratico e riformista».