MANOVRA – ERRANI E LA PROTESTA DELLE REGIONI: Vasco Errani, presidente della conferenza Stato-Regioni, torna all’attacco del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti: «Così non si fa. Non si passa il cerino da una mano all’altra, non si tenta di mettere le Regioni una contro l’altra».

L’incontro sulla manovra tra il governo e le Regioni secondo il presidente dell’Emilia Romagna è andato malissimo, i tagli proposti «significano riduzione dei servizi sociali, dei trasporti pubblici, del sostegno alle imprese e rendono tutto molto complicato e difficilmente gestibile».



«Sfido il governo a sedersi a un tavolo con noi e a discutere di sprechi a tutti i livelli, da Palazzo Chigi in giù». Le Regioni sarebbero addirittura pronte a restituire allo Stato le competenze trasferite dalla legge Bassanini. Si tratta della competenza su: trasporto pubblico locale, mercato del lavoro, polizia amministrativa, incentivi alle imprese, Protezione civile, servizio maregrafico, demanio idrico, energia e miniere, trasporti, invalidi civili, salute umana, opere pubbliche, agricoltura, viabilità e ambiente.



«Vogliamo fare la nostra parte, insieme, – ha continuato il presidente – per la lotta agli sprechi trovando gli standard e verificando i reciproci comportamenti virtuosi. Abbiamo dato mandato alla struttura tecnica della Conferenza della Regioni».

 

«Chiederemo un incontro al presidente del Consiglio e ai presidenti di Camera e Senato per illustrare la nostra posizione. Fatti questi passaggi daremo informazione anche a Napolitano.  Non c’è una posizione pretestuosa nè segnata politicamente da pregiudizi».

«Siamo pronti a firmare in tre minuti un’intesa con il governo che affermi il principio di equità. Chiediamo al governo l’attenzione necessaria per costruire un’intesa le Regioni a statuto speciale e quelle a statuto ordinario sono pronte a fare la loro parte proporzionalmente alla loro quota di spesa pubblica per contribuire alla manovra anche se non abbiamo contribuito a determinare il saldi previsti».



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