Torna il taglio alle province. In Commissione Affari costituzionali è stato approvato un emendamento che prevede l’eliminazione delle province che hanno meno di 200mila abitanti, fatte salve quelle che hanno il 50 per centro del territorio montagnoso.
La norma contenuta nella manovra correttiva che prevedeva l’eliminazione delle Province con meno di 200 mila abitanti, sembra che sarà realmente attuata. La Commissione Affari costituzionali della Camera ha infatti dato il via libera ad un emendamento che impone che la popolazione per le province non sia, in ogni caso inferiore ai 200 mila abitanti. L’emendamento è stato votato da Lega e Pdl, mentre gli altri partiti hanno votato contro. La norma sarà attenuta per quelle province il cui territorio è occupato per oltre il 50 per cento da montagne . Intanto, il sindaco di Torino e presidente dell’Anci, l’associazione dei Comuni Italiani, Sergio Chiamparino, ha chiesto un incontro al presidente della Repubblica per «poter rappresentare compiutamente le nostre preoccupazioni ed al tempo stesso le proposte che avanziamo». I Comuni italiani, «sono pienamente consapevoli delle difficoltà, della delicatezza e dell’importanza della fase che sta attraversando il paese», ha scritto Chiamparino nelle lettera indirizzata a Napolitano».
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L’emendamento sulle Province era rimasto l’ultimo da votare. Mancano soltanto i pareri delle varie commissioni competenti sull’intera manovra che, con ogni probabilità, daranno il via libera perché il relatore porti il testo in assemblea.