INTERCETTAZIONI – L’Onu contro il ddl del Governo: limita la libertà di espressione – Il relatore speciale dell’Onu sulla libertà di espressione, Frank La Rue, si è espresso contro il ddl intercettazioni al vaglio del Parlamento italiano. La Rue è stato chiaro: il governo deve “abolire o modificare” il disegno di legge, perché “nella sua forma attuale può minare il godimento del diritto alla libertà di espressione in Italia”.



Pur riconoscendo l’intento di voler tutelare il diritto alla privacy dei cittadini, il rappresentante delle Nazioni Unite ritiene che il ddl interecettazioni minacci seriamente la libertà di espressione e ha chiesto anche al Governo di “impegnarsi in un dialogo significativo con tutte le parti interessate, in particolare giornalisti e organizzazioni della stampa, per garantire che le loro preoccupazioni siano prese in considerazione”.



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La Rue ha in particolare espresso preoccupazione per la norma che punirebbe con fino a quattro anni di carcere chiunque (tranne un giornalista professionista) registri una conversazione senza il consenso della persona coinvolta, oltre alle nuove sanzioni per giornalisti ed editori nel caso di pubblicazione di materiale intercettato prima dell’inizio di un processo.

Il rappresentante dell’Onu ha poi detto di essere pronto a inviare una missione delle Nazioni Unite in Italia nel 2011 per verificare la situazione della libertà di stampa e del diritto alla libertà di espressione.



Il ministro degli Esteri Franco Frattini si è detto “ fortemente sconcertato e sorpreso per la posizione del rappresentante dell’Onu”, spiegando che in “tutti i paesi democratici il parlamento è sovrano e decide”.